Paolo Andrenacci ricorda Antonio Giansante.


  • Il dirigente Antonio Giansante è il primo da sinistra, Paolo Andrenacci è il penultimo in piedi.
  • E-mail ricevuta il 3/5/2009, inviata da Paolo Andrenacci, che pubblico integralmente.
  • Buongiorno a Lei.
  • Non so a chi sto scrivendo, avendo preso l'indirizzo mail dal blog dell'angolana. Può anche darsi che ci conosciamo comunque mi presento. Sono Paolo Andrenacci. ho militato nelle file dell'Angolana negli anni bui dei colori nerazzurri ma rimangono per me tre anni indimenticabili, sia dal punto di vista sportivo che personale avevo 17 anni). Mi riferisco agli anni 1979/1980-1980/1981-1981/1982 in 1a categoria - poi venni ceduto al Penne in Serie D (allora Interregionale). Nella giornata di oggi avendo un po di tempo a disposizione mi sono messo su internet a visitare i siti delle squadre di calcio dove oltre 25 anni fa ho militato. Nel cercare quello dell'Angolana ho trovato il Suo blog ed ho avuto la possibilità di rinverdire vecchi ricordi e "ritrovare" tante persone conosciute anche negli anni buoni dell'Angolana (quelli di Pace - Marescalco - Patricelli - Giordano - Giansante - Romanelli - Del Boccio - Di Girolamo) da me vissuti negli allievi di Peppe Romanelli (non ero ancora tesserabile in quanto giovanissimo ma mi allenavo con gli allievi). Sono ancora molto legato a Città S. Angelo (la ritengo la mia seconda città - sono di Montesilvano) in quanto mi rimangono oltre i ricordi tantissimi ma veramente tantissimi amici (oltre la grande amicizia che mi lega anche per motivi professionali al dott. Spinelli cito alcuni amici del paese: Roberto Natale - Roberto Giammarino - Giandomenico Peracchia - Pasquale Forcella - Enio Remigio - Antonio il pocio e veramente tantissimi altri). Detto questo vengo al motivo che mi ha spinto a scriverLe questa mail in riferimento alla storia dell'Angolana. E' un mia osservazione e non vuole essere assolutamente una ricerca di "merito" per me o per alcun altro. Voglio solo far rilevare che il nome ed i colori della gloriosa angolana in quegli anni non furono mantenuti da imprenditori o politici del momento ma, da un "umile" cittadino angolano che all'epoca faceva il ciabattino. parlo di "Tonino il sogno" al secolo Antonio Giansante. dico questo perchè lo ritengo un particolare non da poco se oggi Città S.Angelo punta ad avere una squadra di calcio tra i professionisti. Secondo me non lo dovete dimenticare nella storia dell'Angolana perchè "Il Sogno" riuscì nonostante tutto a fare formazioni competitive con allenatori d'eccezione (Eugenio Natale - Nicola Giordano - Enrico Graziani) ed ottimi giocatori (cito i fratelli Castorani - Paolo Menna - Leva - Peppe Mantini - Monteferrante - Mammarella -Dell'Elce - Di Pasquale - D'Amico - ed i giovani emergenti tra cui il sottoscritto assieme a Roberto Natale - Roberto Giammarino - Peracchia - Emidio Dell'Elce - Patrizio Castorani). Un particolare: all'epoca l'Angolana per pagare i debiti delle pregresse stagioni doveva versare una somma di danaro stabilita ogni inizio di partita in casa. i giocatori più quotati percepivano uno "stipendio mensile" di 70.000 lire e per questo motivo "Il Sogno" non avendo grosse disponibilità rimase indietro con noi calciatori a fine stagione di 3 mensilità. all'ultima gara in casa non volevamo giocare. Tonino salì in paese trovò le cambiali e le firmò a tutti quelli che vantavano soldi. Io ebbi una cambiale di 210.000 lire. Onestamente dico che pensavo di non prendere mai quei soldi ma invece dico che li ho avuti regolarmente. SE SI PARLA DI CALCIO A CITTA' S. ANGELO NON DIMENTICATE MAI TONINO IL SOGNO.
  • Spero un giorno di incontrarLa.
  • paolo andrenacci. paolo.andren@virgilio.it

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